giovedì 5 gennaio 2017

STEP 21 - I PROTAGONISTI

Indagando sulla celebrità del solidago... si fa un buco nell'acqua. Nessun grande personaggio famoso ha mai vestito solidago, né ne ha fatto il proprio emblema; ci affideremo così alla sua sfumatura più classica e comune, il giallo.
Jean-Pierre Jabouille
E parlando di giallo, non può non venire in mente il signor Jean-Pierre Jabouille: vero, in questa foto ha una tuta blu, che potrebbe disorientare non poco a riguardo, ma il suo nome è famoso in ambito automobilistico. Vincitore di due Gran Premi di Formula 1  campione europeo di Formula 2 nel 1976, Jabouille deve la sua gloria, oltre che alle sue doti da pilota, al team Renault, di cui è stato collaudatore e con la cui macchina ha vinto e realizzato i suoi successi.
La Renault vincitrice di due Gran Premi












La sua carriera procede e sembra promettere bene, ma il potente motore francese su cui fa affidamento non è dei più maneggevoli, tanto da non riuscire a controllare la vettura in più di un'occasione. Nel 1980 termina la sua ascesa un incidente che gli frattura entrambe le gambe, segnando di fatto il suo ritiro definitivo nel 1981: passato alla scuderia Ligier, non trova sintonia con le vetture ed esce definitivamente di scena, restano comunque in ruoli dirigenziali nello stesso ambito lavorativo.
Grazie a lui la Renault vince per la prima volta debuttando in Formula 1 e passando alla storia grazie al suo spiccato e acceso giallo.

Esempio di abito imperiale

Volgendo lo sguardo al passato, non può non venire in mente lo sfarzo con cui si abbigliavano gli imperatori cinesi: ricoperti di splendide sete di ogni colore, le dinastie segnavano il proprio passaggio lasciando una tradizione di vestiario.
In particolare, tuttavia, l'abito giallo e dorato era prerogativa dell'imperatore, che indossava il cosiddetto "mianfu". Il giallo rappresentava il mondo e la terra, il bianco simboleggiava l'oro, il verde il legno, il nero l'acqua, e solo l'imperatore poteva indossare indumenti ricamati e arricchiti da questi colori, oltre ovviamente ai ricami raffiguranti i dragoni, simboli distintivi di questi vestiti.
La dinastia Song fu quella che portò il giallo all'apice del suo utilizzo, come dimostra l'immagine qui accanto, in cui i colori e i disegni raffigurati rappresentano un microcosmo, ovvero ordine e armonia nell'universo, filosofia derivante dall'equilibrio dello Yin e dello Yang e dei cinque elementi naturali, oro, lego, acqua, fuoco e terra.


immagini:
https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Pierre_Jabouille
https://it.pinterest.com/pin/440649144767229865/








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